COME SI DICE ” BUNGA BUNGA ” IN TUTTE LE LINGUE DEL MONDO?

Cliccate “bunga bunga” sui dispositivi di ricerca dei più importanti media mondiali e non ci sarà scampo di fronte  all’istantanea di un Paese “stanco della crisi” e ridotto al “bunga bunga” , incapace di vedere e di reagire.

In questa cruda esibizione sul palcoscenico nazionale di vizi privati e di costi pubblici, che sono le  interferenze tra poteri dello Stato per far tacere l’eco delle storie segrete di corruzione di giudici e di minorenni, che sono l’indifferenza per i diritti fondamentali dei singoli e della comunità, l’elenco è lungo, ma l’aspetto pubblico che temo di più , riguarda le conseguenze sociali, di un’ Italia in cerca del bacio della fortuna del premier “ghe pensi mi”.

Un’Italia che preferisce le scorciatoie all’etica,

l’aiutino alla voglia di credere in  sé stessi.

Questa è la peggiore eredità che sta preparando il modello Berlusconi. Non siamo certo innocenti, l’autostrada dell’ “aiutino” era già pronta, si trattava solo di stabilire il prezzo del pedaggio, è la speranza, che in questi anni, è stata spazzata via. Continuare la strada del ’92 di rinnovamento e di legalità. Opzione svanita come neve al sole della Sardegna di Mr B, delle luci accecanti del palcoscenico, della scomparsa del merito  .

Portare i propri figli all’asta della disillusione e del cinismo NO, QUESTA VOLTA NO. I nostri figli non prepareranno il “trolley rosa per la Sardegna” , non leggeranno tradotta in tutte le lingue la barzelletta del Bunga Bunga.

Non è possibile che il limite non arrivi mai, prima il fango sulla Magistratura, sulla Costituzione e sull’Informazione libera, niente, nessuna indignazione veramente nazionale.

Ci deve essere un limite che le nostre coscienze percepiscono come insuperabile, almeno questo,

non saremo la generazione che consegnerà ai propri figli solo la speranza di un aiutino.

Se non viene fuori, ora, in un Paese che si è risvegliato una mattina come il Paese del Bunga Bunga,  l’unione e la fermezza per reagire, non ci resterà altro che scegliere  se comprare il trolley per la Sardegna o per la fuga.

La fuga  dal  Paese degli aiutini, delle leggi ad personam, dell’impunità legale e morale, dell’incapacità di dare valore al futuro.

 

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